08 gennaio 2007

08/01 14.a giornata

Il compito di riprendere il ciclo di lezioni dopo la pausa natalizia è affidato alla docente Roberta Volpato.
L’argomento trattato nella lezione odierna è incentrato su “quali materiali utilizzare” per un progetto di formazione a distanza, distinguendo tra i materiali presenti in rete e i materiali originali.
Il richiamo immediato è all’evoluzione della Formazione a distanza (FAD), distinta in tre generazioni:
1) la prima generazione si caratterizza per l’attenzione principale ai contenuti e per l’utilizzo delle tecnologie legate alla corrispondenza (la posta, la radio e il telefono) a supporto della trasmissione dei materiali, in un’ottica di autoformazione dell’allievo poiché viene meno l’interazione tra docente e allievo.
2) La seconda generazione vede l’impiego di nuovi strumenti di comunicazione, in particolare la televisione, conservando, tuttavia, due aspetti che l’accomunano alla fase precedente: la preoccupazione di coprire le distanze geografiche attraverso una produzione estensiva di materiali didattici; e l’apprendimento individuale dei materiali a causa della limitata interazione tra gli attori coinvolti nel processo formativo.
3) La terza generazione, infine, si distingue per la nascita di una didattica definita di "formazione in Rete”, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, come internet, e della multimedialità, che permettono un apprendimento di tipo collaborativo basato sull’interazione tra i partecipanti al processo formativo.
In questa fase la Rete viene utilizzata in tre modi diversi:
- la rete come supporto alla didattica per la trasmissione dei contenuti, principalmente con la posta elettronica;
- la rete come contenitore dei contenuti depositati dal docente e scaricati dall’allievo via internet, che attivano meccanismi cognitivi stimolando il processo di ricerca e di selezione dei contenuti in rete;
- la rete come essenza, come ambiente virtuale per l’apprendimento che avviene attraverso una formazione basata sulla collaborazione e sull’interazione dei diversi attori, cioè tra docenti e discenti e tra i discenti stessi, che a loro volta hanno un ruolo attivo nella costruzione del sapere e nello sviluppo dell’apprendimento.
Un esempio pratico è la piattaforma: un edificio scolastico virtuale che richiede un investimento relativo all’acquisto della struttura stessa, alla costruzione del sapere e alle figure del tutor e dei docenti per favorire e potenziare l’interazione tra i discenti.
La formazione di terza generazione è la più costosa poiché sono presenti dei costi fissi.
Dall’osservatorio dell’ANEE (Associazione Nazionale dell'Editoria Elettronica) che osserva ogni anno le tendenze formative, si può dire che alla fine l’e-learning è una catena composta da:
- Servizi: docenti e tutor on line;
- Contenuti
- Tecnologia: es. piattaforma
- Consulenza: consulenti, formatori, progettisti.

Avvalersi di MATERIALI PRESENTI IN RETE, richiede di ragionare su diversi aspetti:
==> Le tipologie di materiali, in particolare tre:
1) Il percorso didattico: è uno strumento elettronico guidato pensato per conoscere o approfondire un argomento utilizzando le diverse possibilità della rete.
2) Il corso on-line: ha lo scopo di sviluppare argomenti e concetti in modo completo; può essere impiegato a copertura dell’intero percorso formativo, con modalità solo a distanza, o a supporto della FAD attraverso una modalità blanded. Il tipi di impiego dipende dal contesto e dalle esigenze.
3) Il modulo didattico: è un prodotto elettronico costruito per produrre, raccogliere materiale riguardo ad un argomento circoscritto attraverso l’uso delle possibilità degli ipertesti in rete.
Il modulo didattico si presenta come una parte integrante di un percorso didattico, entrambi possono rientrare come parti di un corso on-line.
Queste tipologie riguardano un tipo di materiale educativo strutturato ed organizzato. Al contrario, il materiale di approfondimento si presenta destrutturato e analitico utile per esaminare argomenti specifici.
Affinché si verifichi un effettivo reperimento e comprensione delle informazioni rintracciate in rete è importante sviluppare le metacompetenze sulla ricerca nel web. La navigazione, infatti, può avvenire in modo libero e portare a un apprendimento incidentale (incidential learning), ma anche a una dispersione e sovraccarico cognitivo; o preceduta da un’attività di progettazione, che origina un apprendimento basato sia sulla navigazione sia sulla progettazione (learning by exploring). Bisogna porre l’attenzione sugli obiettivi e sugli input.
==> Le risorse didattiche e culturali nella rete, che si distinguono in:
§ risorse/servizi di comunicazione che la rete fornisce permettono alle persone di comunicare a distanza e sono:
- la mailing list: lista di utenti con un indirizzo di posta elettronica a cui vengono inviati dei messaggi da un membro e inoltrati automaticamente agli altri, che possono essere oggetto di discussione;
- la newsletter: è una mail informativa che viene spedita via e-mail dal gestore/proprietario a cadenza prestabilita a chi ne ha fatto esplicita richiesta. L’adesione e la cancellazione sono solitamente gratuite sia per la newsletter sia per la mail list.
Esistono tre tipologie di liste:
1) liste moderate e libere: è presente un moderatore che gestisce le discussioni come arbitro imparziale. Un esempio: http://www.elearningtouch.it
2) liste di contenuto e informative: si intendono di approfondimento di argomenti non trattati o in parte sui siti Web, non di carattere commerciale. Un esempio: http://www.edscuola.it/mailing.html
3) liste unirezionali o aperte: nelle liste unidirezionali gli iscritti non possono comunicare tra di loro, ma ricevere i messaggi da un mittente definito; le liste aperte sono delle aree di discussione dove ciascuno della lista può intervenire. Un esempio: http://www.formare.erikson.it/
- Il Newsgroup: è un gruppo di discussione intorno ad un tema ben definito, con la pubblicazione dei messaggi di chi partecipa su particolari bacheche pubbliche. Ci sono due tipologie: i moderati, per cui la pubblicazione del messaggio è sottoposto a controllo e deve essere approvato; o i non moderati, chiunque può postare senza approvazione.
- La posta elettronica, o e-mail: la comunicazione avviene in tempi ridotti con lo scambio sia di messaggi di testo sia di altro tipo di file.
- Il blog: è l’abbreviazione di weblog (da “web”, la Rete, e “log”, i software che servono per tenere traccia degli accessi a un sito), può essere utilizzato come diario personale, modalità più diffusa in Italia, o per uso informativo; possiede le caratteristiche di accessibilità e di facilità di utilizzo.
Alcuni esempi di siti che permettono di creare un blog:
http://www.splinder.com/
http://www.excite.it/blog
http://blog.tiscali.it/login/
§ Risorse/servizi di documentazione: per reperire informazioni sui libri si possono utilizzare:
- gli opac (on-line public access catalog) cioè cataloghi on-line delle biblioteche accessibili pubblicamente, che indicano la collocazione per il reperimento fisico del libro e possono essere consultati da qualunque pc connesso in rete e anche più cataloghi contemporaneamente.
Alcuni esempi:
http://www.internetculturale.it/ (servizio SBN, Sistema Bibliotecario Nazionale on-line)
http://www.regione.piemonte.it/opac (polo piemontese di SBN)
- Le biblioteche on-line: i documenti sono digitalizzati, disponibili gratuitamente o a pagamento.
Alcuni esempi:
http://www.liberliber.it/
http://www.gutember.org/
- Le banche dati sono dei raccoglitori di informazioni a disposizione del pubblico.
Alcuni esempi:
http://www.cib.unibo.it/
http://www.html.it/
Attenzione! Nell’accedere alla rete internet è importante aver chiara la distinzione dei diversi settori: il Web, o WWW, che è la parte di internet che contiene siti web; le risorse FTP (File Transfer Protocol) che permettono di trasferire e scaricare i file; le mail.
In rete esiste anche il Deep Web, web profondo, costituito da siti accessibili a moduli di ricerca e non disponibili nella attuale forma ai motori di ricerca tradizionali.
I siti possono essere di vari tipi, e a livello macro si può distinguere in: siti di contenuto (commerciali, educativi, personali o collettivi) e siti di ricerca.
==> Gli strumenti di ricerca sono:
§ i motori di ricerca: permettono di cercare all’interno delle pagine web determinati termini. Bisogna fare attenzione ai rischi di dispersione e di sovraccarico cognitivo.
Alcuni esempi:
http://www.google.it/
http://www.altavista.it/
§ Gli indici categoriali: consentono di fare una ricerca per temi all’interno di aree di categorie già strutturate.
Alcuni esempi:
http://www.yahoo.it/
http://www.virgilio.it/
§ I portali: sono un’evoluzione degli indici categoriali, mantengono le categorie offrendo servizi diversi e di ricerca interna attraverso un motore. Si distinguono in generalisti perchè trattano di vari argomenti, e in verticali perché si dedicano ad un unico argomento.
Alcuni esempi:
http://www.jumpy.it/
http://www.kataweb.it/
http://www.far.unito.it/ (verticale)
==> Le modalità e i criteri di selezione.
I criteri di selezione possono considerare le risorse on-line utili nei percorsi formativi per valutarne la loro validità ed efficacia o il rapporto tre le risorse e il contesto. In relazione all’obiettivo possono costituire materiali principali o secondari; riguardo al contesto e all’allievo, i materiali possono essere suddivisi in primo livello, fondamentali per raggiungere l’obiettivo, e di secondo livello, come risorse di approfondimento.
Stilare una griglia valutativa della risorsa permette di facilitarne l’impiego nei percorsi formativi da parte degli attori coinvolti.
Sinteticamente i criteri di selezione sono:
- l’accuratezza;
- l’autorevolezza;
- l’obiettività;
- la competitività;
- l’ampiezza.
==> Le problematiche legali.
Nell’utilizzo delle risorse della Rete bisogna tenere ben presente:
- la legge sulla tutela del diritto d’autore (l. 248/2000), che integra una vecchia normativa. La libertà dell’uso della risorsa è maggiore se gli scopi sono di tipo educativo, rispetto a scopi commerciali.
Si veda: http://www.parlamento.it/leggi/00248l.htm
- Creative commons (CC): creazione di un diritto d’autore su base volontaria fondato sul principio “alcuni diritti riservati”. Le condizioni per applicare una licenza CC sono: l’attribuzione dell’opera all’autore, la non commerciabilità, non opere derivate, la condivisione allo stesso modo.
Si veda: http://www.creativecommons.it/

Qualora, invece, si ricorra all’utilizzo di MATERIALI ORIGINALI, essi devono possedere le caratteristiche di:
==> Modularità.
Nella didattica on-line si ricorre a corsi sempre più modulari, dove la trasmissione delle conoscenze avviene attraverso elementi singoli e facilmente separabili.
==> Sinteticità.
La strutturazione di un percorso formativo prevede che ogni elemento del processo, ad es. una lezione, debba essere progettato e strutturato al fine di collocarsi singolarmente in un contesto più complesso come il corso on-line. La strutturazione del contenuto formativo on-line avviene a due livelli:
- Livello sintetico: il sapere viene trasmesso in rete;
- livello analitico: comprensione della materia in autonomia.
==> Autoconsistenza
E’ l’individuazione e lo sviluppo in un unico momento formativo di un argomento (topic) in modo efficace ed esaustivo.
==> Multimedialità
Gli elementi che caratterizzano un corso on-line sono:
- il testo;
- le immagini;
- l’audio;
- i video;
- le animazioni.
==> Interattività
L’approccio learner-centered: consiste nella personalizzazione del percorso formativo al fine di raggiungere il massimo numero di persone.

Nella parte pratica abbiamo visitato velocemente:
- il portale della FAR, formazione aperta in rete:
http://www.far.unito.it
- la piattaforma Aulamagna della facoltà di scienze dell’educazione in cui l’accesso è in parte diretto, in parte richiede una registrazione precedente.
http://www.sciform-aulamagna.unito.it/moodle/

Ilenia B.

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