17 gennaio 2007

15/01 17a giornata

L'utilità del modello scorm e la costruzione di Learning Objects

Costruire materiali didattici richiede un costo molto elevato e ciò ha portato alla necessità di inventare un modello di riferimento attraverso il quale essi possano funzionare su diverse piattaforme. SCORM è un modello per la costruzione di materiali didattici condivisibili. La stessa sigla ci chiarisce quanto detto: RM ( REFERENCE MODEL) e SCO ( SHAREBLE CONTENT OBJECT). Quando parliamo di scorm si parla di oggetti didattici di tipo web(veicolabili su internet). I materiali costruiti possono essere erogati da piattaforma (LMS). Una volta che un oggetto è scorm diventa mercato perchè tanti possono acquistarlo. All'interno dei materiali didattici in costruzione si possono stabilire dellle regole che la piattaforma esegue. Scorm non è una garanzia di qualità ma di funzionamento. Quando creiamo un corso diventiamo esperti di formazione che coordinano gli sforzi di più persone : esperti di contenuto ( ci forniscono gli oggetti), gruppo di didattica ( sanno cosa è meglio scegliere didatticamente , come è meglio erogare contenuti. quale percorso scegliere, quale colore ecc. ) gruppo tecnologie ( grafica 2D ecc.). Questi tre gruppi di base coordinati creano corsi di base che vengono messi nel LCMS (CONTENT MANAGMENT SYSTEM) e spetta alla LMS erogarli. Gli oggetti dell'esperto di contenuti vengono trasformati in oggetti didattici e poi divisi in parti. Ognuno di questi learning objects è formato da più schermate ( testo, img, video, animazione). Intorno possiamo costruire un" guscio" arancione che rappresenta un insieme di regole che definiscono come deve fruire questo oggetto ( tali informazioni sono sincrone ovvero funzionano mentre si utilizza il corso). Inoltre mettiamo un "guscio" blu che contiene metadati ovvero informazioni descrittive ( qual'è il titolo, qual'è l'autore ecc.). Il nostro oggetto provvisto di questi due gusci diventa autonomo, cioè si può utilizzare per più corsi. Il filo che unisce tutti gli oggetti è il corso. Il guscio dei metadata richiede che ci siano campi per marcare ed è stato creato LOM (LEARNING OBJECT METADATA) ideato da IEEE dove troviamo una struttura interna fatta di rami che ci riportano ad altri sottorami. Nel guscio arancione troviamo descrittori simili (RTE). Sorge una riflessione : se bisogna scrivere tutti i campi per ogni oggetto che creo il lavoro diventa complesso allora nasce APPLICATION PROFILE dove è stato utilizzato il modello scorm aggiungendo alcune parti importanti per il nostro specifico corso ovvero prendiamo i dati così come sono e li cambiamo per adattarli ala nostra situazione.
Cosa capita quando il materiale didattico viene messo all'interno di una piattaforma? Man mano che l'utente vede le cose vengono segnate sulla piattaforma ( quando ha iniziato, quanti punti ha preso in un test, quando ha finito). Ogni schermata di un singolo learning object può avere un guscio blu e uno arancione. In questo modo posso prendere pezzi di corso e costruire corsi con questi. Il corso non è più un oggetto a sè. Ora parliamo di Learning objects repositories dove esistono 3 livelli:1) Content repository, il deposito dei contenuti e se attorno aggiungo un guscio creo una 2) metadata repository, , la più importante perchè con questa si condivide la descrizione dei contenuti che viene inserita nel server del pc; 3) runtime, contiene informazioni utili per formare le persone. Si parla ancora di un livello più alto (METADATA METAREPOSITORY/LCMSc che raccoglie la metadata repsitory di più server. Per trovare diverse informazioni su scorm andare sul sito ADLNET.ORG.

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