30 marzo 2007

Lezione del 30 marzo 48a giornata

Con DENIS LONGHI (Mediateca Facoltà di Lettere, Università di Vercelli), abbiamo affrontato il tema:
CONTENUTI E TRASMISSIONE CONTENUTI MULTIMEDIALI

Come gestire il problema di fruizione dinamica e attiva e creare un rapporto qualità-fruizione soddisfacente.
Obiettivo delle due giornate dedicate a questo argomento è arrivare a offrire un servizio di formazione a distanza comprendendo anche la gestione di formati video e audio.

VIDEO: capire come è inteso nel digitale
Tutti i video sono composti da frames – n. di fotografie racchiuse all’interno di un sec. Nel sistema europeo, i frames sono 25/sec.

FRAMERATE: n. di frames in un determinato intervallo di tempo, solitamente un secondo (FPS). Proporzionale alla risoluzione delle nostre potenzialità percettive.
La risoluzione di tutti i video è normalmente a risoluzione 720x540 (alta definizione).
Con il Codec base di compressione, per dare un rapporto peso/qualità accettabile, si raggiungono pesi già elevati. Dunque bisogna gestire bene i pixel.

FORMATI VIDEO:
I formati video più diffusi di tipo analogico sono i formati PAL e NTSC.
Per garantire la compatibilità si è cercato di stabilire una corrispondenza tra questi due formati e i nuovi formati digitali.
Esistono inoltre i SIF, CIF, QCIF
QCIF, formato molto piccolo e trasferibile all’interno di una rete tra più utenti che ne stanno usufruendo contemporaneamente. Usato soprattutto per la videoconferenza.

Noi dovremmo spesso operare in termini di Compressione, cioè far stare dati digitali audio e video in meno spazio rispetto all’originale. La compressione comporta comunque una perdita qualitativa. Sono formati detti “lossy”, perché perdono risoluzione originale.
Il formato DVAVI é diventato uno standard (stesso formato in acquisizione e riproduzione, si usa lo stesso criterio di codifica e decodifica).
Ora sta prendendo piede il formato HD. Formato 1920x1080 (16:9), per dare pr0fondità al film. Più del doppio della risoluzione standard odierna.
Data rate, già compresso: 320MB/sec.
L’ideale: unico strumento video da utilizzare per fare acquisizione, montaggio e editing.

MPEG:altro tipo di codec

DIVX: non degrada le immagini per togliere peso, cerca tenere immagini significative con la loro risoluzione e cerca di fare interpolazioni con dei punti di riferimento. E’ la trasformazione del sistema vettoriale dentro la grafica. E’ dunque un formato leggere ma con qualità alta (un film può stare in 700Mb). Primi piani sono quasi sempre definiti bene, i piani lunghi sono molto meno definiti (parte potenzialmente statica).

Codifiche CBR e VBR
Con la codifica Constant Bit Rate (CBR) il numero di bit trasmessi per unità di tempo su un canale è costante. Poiché il contenuto di informazione varia da un’immagine all’altra è necessario cambiare continuamente il grado di compressione.
Di conseguenza la qualità della sequenza codificata non rimane costante nel tempo e questo può essere un fattore di disturbo per l’osservatore.
Al contrario, con la codifica Variable Bit Rate (VBR) il numero di bit trasmessi sul canale varia nel tempo in funzione della complessità delle immagini garantendo così che la qualità percepita sia pressoché costante.

Standard MPEG (per la compressione e la rappresentazione del video digitale)
Ne esistono 4 versioni
Nell’ultima versione, MPEG-4, gli obiettivi perseguiti dallo standard sono:
la possibilità di gestire utente e dati a MBR (Multiple Bit Rate)
protezione dei diritti di autore e copie abusive dei contenuti digitali codificate
E’ il tentativo di sviluppare uno standard per la trasmissione interattiva di prodotti multimediali che incorpori audio e video.

Abbiamo poi parlato di come si compone il sistema di acquisizione, codifica, pubblicazione/archivio e distribuzione (sistemi hardware e software) e dunque di flussi audio-video in internet.
L’ultima parte della lezione è stata dedicata ad una introduzione ad un software per il montaggio video che si chiama ADOBE PREMIERE.La dispensa in ppt preparata dal docente è poi un sussidio importante per tutte le indicazioni tecniche e gli approfondimenti necessari.

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