23 marzo 2007

Lezione del 23 Marzo 45a giornata

Nel corso della lezione di oggi, tenuta dal docente Riccardo Zanini, si è parlato di Mobile Learning.

Abbiamo innanzitutto ricapitolato quanto già visto nelle lezioni precedenti, ovvero quali sono le piattaforme che si utilizzano per il mobile-learning e quali sono i servizi (istant messaging, wap, web, mms, voce, sms) attraverso i quali è possibile erogare i contenuti: questi sono distribuiti attraverso i servizi offerti dagli operatori di telecomunicazioni; a loro volta, i servizi si appoggiano su piattaforme e tecnologie diverse tra loro; in generale, servizi più complessi necessitano di tecnologie più complesse. Si è poi parlato dei DISPOSITIVI (telefoni cellulari, pocket PC, Personal Digital Assistant, Smartphone) che si utilizzano per la fruizione del mobile-learning; sono state esaminate le caratteristiche dell’i-pod ed è stato fatto un confronto tra le varie categorie, soprattutto in termini di peso come indice di portabilità; come per le piattaforme e-learning anche per le piattaforme per il mobile-learning c’è convergenza: quello che si può fare con l’e-L si può fare anche con il M-L; si è parlato delle reti cellulari delle quali ne esistono diverse tipologie a seconda del servizio che si vuole utilizzare: dalla tipologia analogica (con la quale non era possibile trasmettere dati o contenuti multimediali) si è passati alla digitale; questo ha permesso di trasportare oltre alla voce anche dati: da qui i primi SMS; si è poi passati al GSM e da questo al GPRS (grazie al quale è stato possibile inviare i primi mms), l’evoluzione del quale è rappresentata dall’EDGE (con il quale è possibile trasmettere dati ad alta velocità): tutto in funzione di poter trasportare una quantità di dati sempre maggiore e di poter offrire servizi sempre più ricchi; dall’EDGE si è poi passati al W-COMA (UMTS) per usufruire dei servizi di videochiamata ed infine si è passati all’HSDPA con il quale è possibile trasmettere dati ad altissime velocità paragonabile ad un accesso ADSL ma che al momento ha una mobilità limitata. Il WIFI è, invece, una tecnologia complementare all’UMTS, è possibile usufruire degli stessi servizi multimediali ma non è prevista una mobilità completa; è una tecnologia gratuita per la quale non esistono licenze: l’unica cosa da pagare è la connettività fissa; ha una grande penetrazione perché case produttrici di micro processori come Intel, l’hanno già integrata su laptop, palmari e cellulari mobili; le schede wifi sono integrate anche su alcuni cellulari (tipicamente i Nokia più recenti, di alta fascia).

Anche le reti cellulari hanno dei requisiti minimi legati ai requisiti dei servizi stessi e che devono essere supportati dall’opportuna tecnologia: per esempio la videochiamata deve avere dei requisiti minimi che solo la rete può fornire. Occorre dividere i servizi in due grosse categorie:

  • servizi a circuito: sono servizi di video, voce e messaggistica, così chiamati perché se c’è un interlocutore A che deve comunicare con un interlocutore B, l’operatore telefonico connettendo il primo al secondo crea un circuito di comunicazione; questi servizi vengono tariffati a tempo, non hanno limitazioni tecnologiche e le risorse sono dedicate a tutti gli utenti coinvolti.
  • servizi a pacchetto: riguardano invece i servizi wap o web, per i quali non c’è un circuito di comunicazione ma i dati richiesti da un soggetto A vengono inviati dal server B scomposti in pacchetti prima che A li riceva. Per questi servici ci sono vincoli stringenti relativi alla qualità del servizio (QoS) richiesta. La QoS si definisce attraverso tre parametri principali: 1. latenza (riguarda l’attesa dell’utente per fruire del servizio); 2. banda (velocità media percepita dall’utente); 3. stabilità della sessione (probabilità che ci sia interruzione del servizio del trasferimento dati). Per questi servizi la tariffazione è a tempo o a volume.

Per quel che concerne la copertura del servizio, per i GSM/GPRS c’è una copertura nazionale completa da parte dei principali operatori, con possibili limitazioni Indoor; per l’Umts c’è copertura invece per le principali città e vie di comunicazione. Per quel che concerne invece le tariffe, queste sono differenziate per servizi voce (a tempo) e dati (a tempo o a volume); sono, inoltre, possibili le personalizzazioni delle SIM e dei contratti all’interno della rete aziendale. Esistono, infine, da un po’ di tempo tariffe ‘flat’ ed una convergenza fisso-mobile.

Infine si è parlato dei progetti m-learning patrocinati dalla Commissione Europea, come il progetto promosso dalla Ericsson Education Dublin “From e-learning to m-learning” fruibile su PDA, smartphone e cellulari e consultabile al sito:

http://learning.ericsson.net/mlearning2/project_one/index.html

oppure il progetto promosso dal governo britannico (LSDA-Learning and Skills Development Agency) “m-Learning project” dedicato ai giovani compresi tra i 16 e 22 anni disoccupati e analfabeti, consultabile al sito www.m-learning.org

In definitiva, quando si parla di reti cellulari, dispositivi e servizi, si deve tener conto principalmente di queste cinque variabili: portabilità, costo, versatilità, banda e copertura.


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