05 dicembre 2006

05/12 8.a giornata

Elementi di base della didattica e della formazione
Docente: Barbara Bruschi (insegnante di Tecnologie dell'Istruzione e dell'Apprendimento)
Segretario: Anna Maria Leone
La prima parte della lezione ha riguardato l'orientarsi nella DIDATTICA, la seconda l'orientarsi nell'E-LEARNING.
Prima parte:Innanzitutto occorre avere un linguaggio comune perchè nei contesti molto tecnologici il rischio è di trasformare tutto in tecnicità.
L'e-learning è composto dalla "e" => tecnologia ma anche da "learning"=> apprendimento.
La tecnologia riguarda i codici e le modalità con cui si opera, ma ci si dimentica del learning.
Perchè non si parla di e-teaching ma di e-learning? perchè l'attenzione è focalizzata sull'apprendimento, poi, perchè l'apprendimento può avvenire solo se c'è un docente che insegna, che mette a disposizione mezzi e contenuti. allora bisogna capire quali azioni entrano in campo, perchè sono importanti e che funzioni svolgono. Ciò non significa che non interessa più il ruolo docente, esistono parole chiave per aiutarci a comprendere e una di queste è DIDATTICA e consiste nella riflessione e razionalizzazione delle procedure di insegnamento. A maggior ragione la didattica connessa all'e-learning ci deve indurre a comprendere che la didattica non è solo tecnica ma anche riflessione: nell'e-learning occorre riflettere e rendere razionale il progetto in funzione della situazione in cui si lavora. Pertanto chi si occupa di e-learning si deve occupare anche di didattica. Purtroppo spesso le piattaforme vengono create da ingegneri, informatici ma non da pedagogisti. Dobbiamo anche chiederci qual è il valore aggiunto che si apporta facendo studiare i contenuti attraverso la tecnologia e chi garantisce che l'e-learning senza la valutazione del modo e della strada da percorrere sia efficace. E' la didattica infatti l'aspetto più importante. L'e-elearning non è un modello didattico ma una "strategia".
Non c'è alcuna differenza tra didattica on-line ed E-learning. Molti ritengono che la didattica coinvolga insegnamento e apprendimento mentre con l'e-learning l'accento vada su colui che apprende, che diventa l'attore principale. Ciò induce a trascurare la riflessione sulle modalità di insegnamento, ritenendo che la capacità o meno di apprendere dipenda solo dal discente. E' preferibile allora utilizzare il termine di didattica on-line per non perdere l'aspetto di progettualità e di scelta dei modelli didattici. E' facile che il termine E-learning ci induca in "suggestione": ci sembra di essere in una realtà rinnovata rispetto al passato, addirittura possiamo arrivare a distinguere tra didattica tradizionale e didattica on-line, invece i modelli della didattica tradizionale devono continuare ad essere punti di riferimento ineludibili potendo essere solo "potenziati" dalle nuove tecnologie. Non c'è quindi nulla di nuovo ma solo nuovi strumenti. Prova ne è il grande spazio che in questo corso è stato dato al lavoro di gruppo: la didattica on-line senza il modello cooperativo è una didattica incompleta.
Il primo vantaggio dell'E-learning è quello di essere a distanza, ma se quella distanza non è produttiva, non è un vantaggio. Un altro aspetto importante è il processo che sta tra insegnamento e apprendimento e riguarda come avviene l'apprendimento.
Si parlerà spesso di METODO, soprattutto di quello didattico, importante perchè fornisce regole di comportamento nelle varie situazioni; a volte sarà infatti necessario fare delle scelte, ad esempio come scegliere una piattaforma. Il termine E-learning può inoltre non avere significato se non accompagnato dalla definizione dei metodi, delle basi su cui si struttura, dei soggetti coinvolti, perciò, per metodo didattico si intende l'insieme delle tecniche di insegnamento che traducono i contenuti di una teoria con lo scopo di modificare il comportamento cognitivo, affettivo, psicomotorio nel senso desiderato. La parola "traducono" è molto importante, pensiamo ad esempio al Forum in termini di metodo didattico: durante le discussioni, attraverso il confronto delle opinioni, avviene uno scambio in cui si cercano nuove prospettive, nuove soluzioni, si costruisce cioè nuova conoscenza. E' il Metodo che ci dà delle indicazioni utili a strutturare al meglio il percorso formativo. Le-learning non è irrilevante rispetto al processo di apprendimento perchè ha un impatto notevole sui docenti, sul processo di apprendimento e sui discenti: innanzitutto si instaura un rapporto triangolare "docente-tecnologia-allievo".
La tecnologia cambia lo scenario tradizionale perchè ha un suo modo di filtrare i messaggi e implica l'interrogarsi sul come cambiano i processi affettivi e cognitivi nel discente. Il ruolo dei Modelli didattici è mettere in pratica le teorie, ma a livello di e-learning essi vengono tradotti in una forma nuova. Ad oggi non ci sono grandi certezze sull'efficacia di tutti i modelli didattici che vengono usati nell'e-learning, siamo ancora nel campo del relativismo: non si può affermare con certezza che un metodo sia migliore di un altro ma dire solo che tendenzialmente funziona meglio. Con l'uso delle piattaforme si è creato qualcosa di nuovo, di funzionale alla didattica perchè fornisce attività strutturate a produrre apprendimento. La didattica viene potenziata dalla tecnologia.
Esistono quattro modelli didattici:
- dell' imparare a pensare (didattica metacognitiva e dei concetti)
- dell' imparare a fare (apprendistato, apprendistato cognitivo)
- dell'imparare a stare con gli altri (cooperative learning, problem-solving)
- per gestire le emozioni (curriculo della scienza del sè e didattica metacognitiva)
Nel primo gruppo per capire il rapporto tra e-learning e processi metacognitivi è utile l'apprendimento significativo di Novak, caratterizzato dal lavoro sulle connessioni: per avere apprendimento occorre creare relazioni significative tra pre-conoscenze e nuove conoscenze, invece, nell'approccio meccanico i contenuti vengono giustapposti. La didattica metacognitiva evoca il metodo delle Mappe Concettuali perchè è la rappresentazione delle relazioni significative tra i concetti.
Quello del secondo gruppo è il modello didattico più usato, si riflette su come si fa ad imparare: l'insegnante sostiene, mostra il procedimento, l'allievo comincia pian piano ad imparare e alla fine fa da solo. Questo modello può essere applicato alla tecnologia dal momento che l'e-learning non è ancora completamente a distanza, per cui anche in questo caso il discente è "accompagnato" nel processo di apprendimento. Per quanto riguarda il terzo gruppo, nel corso si spederà molto tempo per imparare a gestire le conflittualità nello stare con gli altri in rete. In riferimento al quarto gruppo, l'uso dei blog nella didattica può servire a gestire l'aspetto affettivo, dal momento che con la FAD vengono a mancare i momenti aggregativi.
Seconda parte: ORIENTARSI NELL'E-LEARNING.
Quando si parla di e-learning il termine che ritroviamo è "ambiente di apprendimento" che può essere sia on-line che off-line. Tale termine e' molto utile all'e-learning perchè permettere di distinguere la modalità formativa da quella informativa. La prima è rappresentata da spazi per imparare: un esempio è la "piattaforma", che è un ambiente in cui si trovano tutti gli strumenti necessari per l'apprendimento. In tale ambiente avvengono connessioni tra gli utenti e ciò crea apprendimento, che come afferma anche il costruttivismo è socialmente costruito, cioè non si ha autonomamente ma avviene con l'interazione ed è uno degli approcci più applicati nell'e-learning. Infatti la rete e i computer sono considerati socio-media. A metà degli anni '90 comincia a diffondersi il concetto di my-media, perchè si stava diffondendo il sapere fruibile dal singolo sulla poltrona di casa sua attraverso il CD, ciò ha sfiorato anche il concetto di FAD, nel senso di adattare la formazione alle proprie necessità, invece l'apprendimento deve realizzarsi in un contesto di relazioni sociali significative. questo si raggiunge con il Cooperative learning
Una definizione di E-learning potrebbe essere: l'insieme degli interventi formativi erogati attraverso internet o intranet. Questa definizione, però, non specifica come tali interventi siano articolati, su quali metodologie didattiche si fonda e quali strumenti vengano impiegati. La definizione che Khan fa dell'e-learning si focalizza sugli ambienti di apprendimento specifici, (cioè le Piattaforme), sulla progettazione di interfaccia, sulla valutazione (non solo quella del soggetto-utente e dell'e-learning, ma anche dei processi di valutazioni dell'e-learning, cioè valutare se le scelte attuate sono efficaci), sul management (in quanto l'e-learning consente di gestire e amministrare i contenuti ma anche le persone, organizzandole in gruppi, le piattaforme oinfatti permettono di rintracciare tutto quello che l'utente fa su di esse), sulle risorse (l'e-learning non è detto che costi meno della formazione in presenza), sull'etica (ci si chiede: chi impara attraverso la FAD è equiparabile a chi studia frequentando la scuola?), sull'aspetto istituzionale (l'e-learning non ha avuto finora grandi riconoscimenti).
Il Web Based Learning rispetto all'E-learning ci informa sull'organizzazione ipertestuale, ipermediale. Si tende a confondere spesso Web e Internet. Il primo permette di mettere on-line i materiali e indica la struttura dei contenuti, inoltre consente l'usabilità, cioè la capacità che un sito ha di essere usato senza difficoltà, è interattivo, è aggiornabile, consente trasversabilità (cioè consente la partecipazione alla fruizione).
Il BLENDED LEARNING è un apprendimento che non ha luogo solo e completamente a distanza ed è più semplice della FAD.

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